Gruppo Scout Roccasecca 1

La comunità capi va in uscita

"La notte, udite, sta per finire, ma il giorno ancora non è arrivato…Ma io veglio, sempre, perciò insistete, ridomandate, tornate ancora se lo volete, non vi stancate… ora capisco il mio non capire, che una risposta non ci sarà, che la risposta per l’avvenire è in una voce che chiederà: Sentinella quando resta della notte??”  Chiamati ad essere capi ... chiamati ad educare. 

Con questo invito si apre l’uscita di comunità capi di quest’anno. Abbiamo infatti deciso di concentrarci su un tema specifico: l’educare. E di conseguenza abbiamo organizzato e progettano quest’uscita.

Scelto il posto – il santuario di Santi Cosma e Damiano a Pontecorvo, Luca e Marco sono andati a cercare un percorso adatto per iniziare l’uscita facendo Strada. Poi tutti, divisi in pattuglie, hanno preparato dei momenti di formazione e confronto.

Il 24 marzo alle 8.30 ci incontriamo davanti la chiesa, zaini in spalla pronti a partire…….bè non proprio…. Ci vuole prima un caffè!! Poi siamo davvero pronti a metterci in marcia.

La strada non è molta, ma è comunque impegnativa, inizia con una bella salita!! Poi però migliora e passata la prima fatica riusciamo a concentrarci sul paesaggio collinare che ci circonda e sulla natura rigogliosa del bosco che attraversiamo. Facciamo anche un po’ di asparagi che useremo a pranzo. Naturalmente è anche un momento per confrontarsi e parlare, appianare qualche incomprensione o fare il punto su alcune questioni.

Poco prima di pranzo arriviamo al santuario. Il tempo ci assiste perché dopo alcuni giorni di pioggia, oggi splende un bel sole caldo. Così iniziamo le attività all’aperto. Con don Giandomenico riflettiamo e ci confrontiamo su che significa essere sentinelle nell’azione educativa che svolgiamo. Apriamo con una stupenda preghiera e un bel gesto: rinnoviamo il nostro “SI” ad educare, riempiendo di olio una lanterna che accendiamo e che, posta nella sala principale, resterà ad illuminare questi due giorni… e quelli futuri.

Subito dopo eccoci alla prima “chiacchierata” in stile B.P. (solo un po’ più moderna, già che ci avvaliamo dell’ausilio di un proiettore) su come educare ed in particolare su come farlo attraverso un metodo specifico che è quello scout. Parliamo allora di elementi fondamentali del metodo scout, di strumenti ecc… Poi è arrivato il momento di spostarci in cucina!

Diceva un nostro carissimo A.E. che se Gesù le cose migliori le faceva a tavola perché non farlo anche noi? E la nostra comunità ha sempre preso molto sul serio questo monito, così ci prendiamo una pausa dai lavori per prepararci il pranzo. A parte la nota di colore, nel vero senso della parola poiché si è deciso che per l’uscita tutti i pasti avrebbero avuto un menù a tre portate ognuna del colore di una delle tre branche, è anche un momento conviviale per creare il giusto clima dell’uscita. Tra risate, battute e qualche piccolo imprevisto culinario, siamo pronti per sederci a tavola e gustare spaghetti al pesto, frittata di asparagi, un piatto di affettati di formaggi e salumi, e insalata di pomodori.

Il pomeriggio - ricco di lavoro - vola via confrontandoci su: progettare e progettarsi, intenzionalità educativa e ruoli formativi. Ed è già ora di ritrovarsi in cucina. Per la cena ci ha raggiunto una delle scolte - Nadia – che ha avviato la cena, ma tocca tirarsi su le maniche e darle una mano: stasera polenta, broccoli e salsicce. Intorno alla tavola continuiamo a parlare delle nostre difficoltà di educatori, ma anche delle gioie che il nostro servizio ci da. Ma la serata non è ancora finita. Le quattro pattuglie hanno organizzato una veglia “EDUCARE E’ …. Atto d’amore, testimoniare, crescere insieme e seminare” alla fine è risultata coinvolgente, molto suggestiva e soprattutto ricca di contenuti su cui riflettere.

Domenica c’è ancora da lavorare sull’impegno e la responsabilità dei capi educatori, sulla partecipazione e sulla testimonianza. Prima di pranzo (che stavolta ci preparano le scolte Roberta e Valentina) arriva anche don Giandomenico e celebriamo assieme la santa Messa.

Ci siamo, l’uscita è finita, non resta che chiudere con una preghiera e un gesto legato alla luce della lanterna che ha accompagnato questa due giorni. Torniamo a casa pieni di voglia di rimetterci al lavoro, qualche risposta in più e nuove domande su cui riflettere.

In definitiva, davvero una bella uscita e un week end tutto per noi, o forse ... tutto per i ragazzi???