Gruppo Scout Roccasecca 1

Sulle Mainarde con Robin Hood Sono stato di nuovo incaricato di raccontarvi il campo estivo dei lupetti del branco Mowgli Roccasecca 1. L’ambientazione di quest’anno era Robin Hood: il mitico beniamino degli oppressi, innamorato della bella Lady Mariane.L’appuntamento era per la mattina del 5 luglio davanti la chiesa Santa Maria Assunta di Roccasecca, punto di ritrovo per partire tutti alla volta di Cardito, località Mainarde. La partenza per il campo è stata anche l’occasione per provare il nuovo acquisto di gruppo! Infatti siamo partiti dietro il furgone guidato dai capi e carico dei materiali per la buona riuscita del campo.La parte più dura del viaggio è stata percorrere  la strada sterrata e piena di fango, a causa della pioggia caduta in abbondanza nei giorni precedenti. Ma ne valeva la pena per poi ritrovarsi immersi nella natura, lontano da rumori e traffico cittadino, avvolti solo da profumi d’erba e boschi, voci di animali e del vento lieve.Arrivati al casolare che ci avrebbe ospitato nei giorni a venire, abbiamo scaricato gli zaini e salutato i genitori pronti a gettarci nelle attività preparate per noi.  Prima però una rapida ispezione dei luoghi…Il casolare è composto da due piani, tutto bianco, con le persiane verdi ed una zona pranzo all’aperto con dei tavoli. L’area verde, recintata, era immensa. Beeeh… il modo migliore per capire il luogo dove ci trovavamo è andarlo a vedere con i propri occhi: soddisfatti o rimborsati, scherzi a parte!!! Ricordo bene quando abbiamo fatto il primo cerchio del campo, fra le pozzanghere; ecco l’apertura ufficiale con i gridi di sestiglia che risuonavano nell’aria ed il grande urlo come per dire: “Eccoci siamo pronti!”Ci eravamo appena seduti, quando sono saltati fuori Little Jhonn con Robin Hood, accompagnati da Jack e Sparro che, con un grido, ci invitavano nella foresta di Sherwood. Putroppo trascorsi appena dieci minuti una  pioggia battente ci ha costretti a rientrare di corsa in casa: momenti di caos, c’erano ovunque grida, strilli, lamenti.Un fischio di Little John però ha attirato la nostra attenzione: a quanto pare la foresta non ci voleva, se prima non fossimo stati in grado di cantare a squarciagola la canzone dei fuorilegge capeggiati da Robin Hood: “L’arciere di Nottingham”, una canzone fantastica che manda l’adrenalina nelle vene. Quindi tutti a cantare !!Dopo una mattinata così movimentata, sapete cosa bisognava fare? Ehhh… un pranzo al sacco con panini misti per andare infine a riposare.Grazie al programma sul foglietto scopriamo che nel pomeriggio avremmo dovuto fare un torneo, ma non uno qualunque… ed ecco le squadre pronte a sfidarsi in una partita di Rugby Cocca: Grigi contro Pezzati, Neri contro Rossi, tutti contro tutti.Nell’erba ancora bagnata tanti ragazzi che correvano come pazzi per riuscire a segnare un punto!!!L’attività della giornata invece prevedeva di costruire una lanterna con una bottiglia di plastica, per poi decorarla con la carta velina di mille colori: attività nuova ma forse,  per qualcuno, un po’ noiosa.Alle 20:30 è ora di cena: un menù a cinque stelle grazie al capo cambusa, ovvero Maurizio, e le scolte, che tutti avremmo voluto portarci a casa l’ultimo giorno del campo!Dopo cena ancora qualche gioco e canto e presto e l’ora di andare a letto. Dopo esserci lavati, ci coricammo nei sacchi a pelo per cadere in un sonno profondo e ristoratore.“Lupo salta su che la sveglia è suonata…”, così ci svegliano i Vecchi lupi il nostro secondo giorno di campo, cantando a squarciagola quest’allegra canzoncina. Alcuni lupetti saltavano giù dai letti con il batticuore. Altri, invece, che stavano in piedi dalle 7:00, gridavano e si dimenavano come pazzi, ignari di quello che ci aspettava, ossia la ginnastica con Valentina. Così fu: ginnastica e colazione! Fra un’ attività e l’altra la giornata è passata, ma noi ne abbiamo fatte di cotte e di crude, con il branco e con i compagni.I Vecchi Lupi ci avevano promesso che avrebbero cucinato delle lasagne, che però non arrivavano mai... in compenso arrivarono tanti altri manicaretti.Poi è iniziato il campo, con i suoi ritmi serrati e le tante attività: ci siamo immersi nella natura, dipingendo con la terra, scrivendo con l’erba e camminando a piedi nudi nel prato del casolare. Giochi, canti, escursioni, preghiere…. Quante cose!!L’ultimo giorno è stato bellissimo, ma anche triste; i capi hanno chiuso finendo di raccontarci la storia de “La vita nel vaso”, raccontata a puntate a partire dal primo giorno; poi l’arrivo dei genitori e la celebrazione della Santa Messa, cantando e suonando a ritmo scout.All’ora di pranzo, tutti sotto il porticato scopriamo le vettovaglie portate dai genitori: lasagne e barbecue. L’ultima scorpacciata delle Vacanze di Branco tutti insieme. Nel frattempo, dalle travi, due ghiri ci osservavano, correndo qua e là, come noi quando giochiamo all’aria aperta!Appena terminato il pranzo, nell’aria un insolito silenzio: eccoci giunti al momento di ricevere le specialità per cui ognuno di noi ha lavorato negli ultimi mesi, impegnandosi tantissimo: uno alla volta, i lupetti si presentavano davanti ai Vecchi Lupi, orgogliosi di essere premiati.E poi i gridi ed come per ogni campo che si rispetti, la foto di gruppo e per alcuni, l’ultima foto da lupetto, perchè dovete sapere, che quattro di noi, l’anno prossimo, forse, passeranno a Reparto!!! Addio Cardito e grazie capi !!        

Stefano Didone