Noi ci Impegniamo…
Venerdì 10 giugno a Roccasecca il comitato per il Si, ha organizzato una marcia contro il nucleare… l’iniziativa fa parte di una serie di incontri e momenti di sensibilizzazione sui referendum popolari del 12 giugno. La comunità capi ha deciso di parteciparvi, estendendo l’invito al clan.
Perché?
Perché i referendum del prossimo 12 giugno sono un appuntamento importante per tutti i cittadini, chiamati a esprimersi in merito alle scelte che influenzeranno la società in cui vivremo nei prossimi anni.
E per spiegarvi meglio la scelta che ha portato noi capi a scendere in piazza e marciare, vogliamo usare le stesse parole scelte dall’AGESCI nazionale, attraverso la stampa associativa.
Noi ci impegniamo perché …
“Ci sono circostanze in cui noi scout ci sentiamo interpellati con urgenza dalla realtà politica e sociale del nostro paese e la data stabilita per i referendum è una di queste. Non è detto che l’Agesci debba dire la propria opinione su qualunque avvenimento. Anzi, non sempre la nostra Associazione ha una posizione definita sugli accadimenti della politica e della società. Siamo un’Associazione che si occupa di educazione e su questa e tutte le realtà in essa coinvolte noi siamo titolati a pronunciarci. Certamente su altre questioni, fra gli adulti censiti che pure condividono i valori racchiusi nel Patto Associativo, vi sono diversità di opinioni e tutte hanno eguale dignità
A volte, però, proprio in nome dei valori che ci accomunano e della passione per il Bene comune del nostro Paese, ci sentiamo investiti dalla responsabilità di prendere posizione proprio come Associazione. (di Chiara Panizzi – P.E. speciale referendum 2011)
Noi ci impegniamo perché…
“Le due campagne referendarie cui la nostra Associazione è stata coinvolta, quella sull’Acqua-Bene Comune e quella sul Nucleare, potrebbero sembrare scontate.
Avere seguito da vicino invece le due iniziative, sorte in momenti diversi, non vuole essere solamente un’occasione per schierarci a favore dell’una o dell’altra causa.
Abbiamo infatti pensato, fin dal’inizio, quando cioè siamo stati invitati ad aderire, che potesse essere un modo per applicare concretamente la nostra attenzione per la Natura, il nostro rispetto per il Creato, la nostra visione dell’Ambiente come luogo da abitare, vivere, rispettare. 
Basterebbe questo, probabilmente, per giustificare la scelta dell’Agesci di supportare i due referendum. Vogliamo però rendere conto del fatto che, come da indicazione del Consiglio generale, la nostra adesione non è stata piena, non siamo entrati cioè a pieno titolo nei comitati promotori. Abbiamo ritenuto opportuno manifestare la nostra adesione attraverso il supporto esterno. Aderire ai comitati avrebbe significato impegnare gli associati, evento per evento, città per città, a svolgere compiti anche molto operativi (come consegnare volantini o raccogliere firme ai gazebo), che abbiamo voluto lasciare invece alla valutazione delle singole comunità capi e delle zone.
Inoltre, l’Agesci non ha mai aderito al comitato promotore di nessun referendum, sia per mantenere la propria indipendenza contro le strumentalizzazioni politiche, sia per tutelare ogni opinione e posizione potenzialmente espressa dai propri associati.
Ciò però che ci sta più a cuore sempre, e specialmente in occasioni come queste, è che esse possano essere occasioni da sfruttare in chiave educativa e non solo partecipativa o politica. Occasioni che ci consentano non tanto di far emergere la nostra originalità di associazione educativa per i giovani, ma soprattutto opportunità per andare più in profondità di un semplice ed efficace slogan. Occasioni che possano indurre ciascuno di noi a riflettere di più, meglio, più profondamente, sulle conseguenze di gesti quotidiani, abitudinari ma non banali come bere un bicchier d’acqua o lavare la macchina, accendere la luce o ricaricare il cellulare.
Non è semplicemente una sfida che vogliamo vincere: quella in cui siamo immersi è una cultura che vogliamo provare a cambiare.
Vogliamo una cultura in cui prevalga l’interesse di tutti, invece che l’interesse privato.
Una cultura in cui la gratuità sia un valore e il parametro della qualità non sia solo il denaro.
Una cultura che mette al centro l’uomo e non il profitto.
Una cultura che punta all’uso responsabile delle risorse e non allo sfruttamento di esse.
Una cultura centrata sulla responsabilità e la cura per il domani e non sullo sfruttamento dell’oggi.
Una cultura della fiducia nel futuro e della speranza nel domani, non del “qui” e “subito”.
Una cultura in cui il cambiamento è prima di tutto il mio e non sempre quello degli altri.
Sappiamo di molti capi che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro partecipazione attiva anche all’interno dei comitati. Consideriamo questo impegno una grande ricchezza e un’ottima esperienza utile a tutta l’Associazione.
Ora si tratta di andare a votare, di invitare tutti ad andare a votare, per esercitare un diritto democratico, per esprimere un’opinione, ma soprattutto per dimostrare la voglia di cambiare, cominciando noi per primi.” (Paola Stroppiana e Alberto Fantuzzo - Presidenti del Comitato nazionale)
Noi ci impegniamo…
Ci impegniamo noi, e non gli altri;
unicamente noi, e non gli altri;
né chi sta in alto, né chi sta in basso;
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che gli altri si impegnino,
con noi o per conto loro,
con noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.
La primavera incomincia con il primo fiore,
la notte con la prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua
l’amore col primo pegno.
Ci impegniamo
perché noi crediamo nell’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta
a impegnarci perpetuamente.
don Primo Mazzolari