Una giornata tra “i piccoli”.
Ci piace iniziare così questo piccolo racconto, come inizieremmo una riunione o un capitolo, con una frase che ci guidi, che ci scuota, che ci aiuti a riflettere…
“Se non sarete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli, poiché il Regno dei Cieli è per i bambini, è per chi è come loro… chi accoglie uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me”.
Da un po’ il clan era alla ricerca di un’occasione di servizio un po’ diversa dal solito, con dei bambini. Ma non bambini qualsiasi, voleva conoscere dei bambini speciali. E domenica ci siamo riusciti.
Grazie a Maurizio, uno dei capi clan, abbiamo avuto modo di conoscere una realtà molto vicina a noi, eppure tanto lontana.
Forse non tutti sanno, come prima di domenica diversi di noi non sapevano, che in Italia la legge 149/01 dichiara all’art. 1 che ogni minore ha diritto a vivere nella propria famiglia o in una famiglia sostitutiva se la sua non in grado di prendersene cura.
In Italia oggi sono circa 29.200 i minori che vivono fuori dalla famiglia naturale. Dove si trovano?
Molti si trovano in affidamento familiare, ma la maggior parte viene dirottata nelle strutture
residenziali, ovvero le così dette casa famiglia o centro di accoglienza.
Certo non sarà sempre l’ideale, ma fortunatamente esistono luoghi in cui ragazzi provenienti da storie e contesti sociali drammatici trovano un ambiente sano, protettivo ed educativo.
Uno di questi si trova ad Arnara, poco lontano da Frosinone.
Il progetto della casa di accoglienza “L’arcobaleno” nasce da un’idea di don Ermanno d’Onofrio, ed è una struttura a carattere comunitario finalizzata all’accoglienza, all’ascolto ed all’aggregazione dei minori.
Siamo arrivati presso la casa verso le quattro del pomeriggio, e siamo stati accolti da un
vociare allegro di bambini e ragazzi.
Ancora con un piede fuori la porta ed ecco due piccole braccine allungarsi verso di noi, ed una vocina sottile ma perentoria “in braccio!”.
E così ci siamo ritrovati a coccolare i piccini, a correre loro dietro, a giocare a calcetto con i ragazzi, a ruba bandiera con gli altri. Abbiamo chiacchierato con i più grandi, abbiamo conosciuto un po’ le loro storie. Insieme abbiamo guardato un film, beh un pezzetto, perché con una bella giornata di sole e tanti nuovi amici, non si può stare fermi seduti davanti uno schermo, e allora di nuovo in cortile a giocare.
Qualche favola raccontata, qualche disegno qua e là, e tanti baci e abbracci…
Poi la cena tutti insieme, con i responsabili della struttura e i volontari e naturalmente i ragazzi. Siamo stati davvero bene.
E più si faceva tardi e meno era la voglia di andar via.
Salutiamo, con la promessa di tornare, di rivederci, di organizzare qualcosa insieme. Siamo andati pensando di portare noi qualcosa a loro, ce ne andiamo portandoci noi via il ricordo di sorrisi o facce torve, di sfida al mondo, di silenzi e parole non dette, di storie pesanti come massi. Con la mano nella mano di una piccola stella che come ci ha accolto all’arrivo con un abbraccio, ci saluta allo stesso modo mentre andiamo via chiedendoci, col candore che solo i bambini hanno, “posso venire con voi?”.
Avremmo voluto mostrarvi cosa abbiamo fatto insieme, e i volti sorridenti dei ragazzi, ma per motivi di privacy possiamo farvi vedere solo i nostri volti sorridenti...e vi salutiamo così, con una foto fatta da una delle bimbe, e girandovi il loro invito e desiderio: "veniteci a trovare ancora..."
Noi torneremo, ma perchè non pensare di andarci anche voi !?!?
Per conoscerli visitate
http://www.arctos.it/portfolio/arcob.swf
http://www.larcobalenocooperativa.it/