Uscita al museo vivo della memoria
Oggi abbiamo accolto due nuovi membri del Clan, Alex e Alessia, e quale miglior modo di farlo se non con una bella uscita?
Dopo aver fatto l’apertura della giornata insieme reparto e branco, che hanno svolto una riunione “fuori sede” in piazza, siamo partiti alla volta di Colle San Magno, per l’antico sentiero che attraversa il castello di S. Tommaso. Lungo la strada i vecchi del clan hanno presentato, con giochi, letture e attività, i punti fondamentali della branca RS ai novizi e naturalmente la cerimonia di accoglienza, con l’augurio di fare con noi ancora tanta e tanta strada….
Ma l’uscita è stata anche l’occasione per riscoprire le nostre radici. Infatti a Colle San Magno ci aspettavano Pietro e Cecilia, che si occupano del neonato “Museo vivo della memoria”, che ha aperto nel settantesimo anniversario dei tragici eventi del biennio 1943-1944, che hanno visto coinvolti anche i nostri paesi.
Pietro e Cecilia (tra l'altro vecchi scout...) ci hanno fatto fare una bellissima visita guidata del museo, con un tuffo nella storia dove abbiamo avuto modo di ascoltare le storie di guerra, le sofferenze patite dalle popolazioni civili, vittime inermi del conflitto lungo la “linea Gustav” e raccontate da alcuni sopravvissuti. Abbiamo così avuto modi di “ricordare” come il paese di Colle San Magno, assieme a Roccasecca e Castrocielo, fu direttamente coinvolto (anzi, travolto) dalla guerra, come principale retrovia delle truppe tedesche attestate sul fronte di Montecassino. Abbiamo scoperto che a Colle San Magno si trovavano le cucine, le stazioni radio, i depositi di munizioni, i posti di pronto soccorso e che proprio da qui partivano i convogli per il fronte, con il rancio e gli armamenti, per tornare carichi di morti e feriti.
Interessante il fatto che il Museo non ha le caratteristiche proprie di un museo di storia militare, ma si concentra soprattutto sul coinvolgimento delle persone, delle comunità e delle famiglie negli sconvolgimenti della guerra mondiale. Chi partì per il fronte, lontano dal proprio paese, e chi rimase, con la guerra in casa. Per questo un ruolo importante è assegnato alle testimonianze in video degli “anziani” che hanno vissuto in prima persona quegli eventi, insieme a documenti originali e cimeli, in larga parte offerti dalle stesse famiglie di Colle San Magno.
Come ci hanno detto i nostri ciceroni “Vogliamo così contribuire a ricostruire una memoria comune e condivisa, tanto più importante a fronte delle sofferenze che le guerre di oggi infliggono a milioni di persone, spesso nella nostra indifferenza. E’ un piccolo modo per prendere sul serio quello che diceva BP, quando ci invitava a lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato.”
Proprio per questo tra gli impegni in programma nel Museo, la volontà di organizzare , “laboratori della memoria” per le scuole, i ragazzi, associazioni giovanili e scout, con iniziative di riflessione per tutti.
E’ stata davvero un’esperienza ricca ed intensa che ha reso la nostra uscita ancor più entusiasmante.