Gruppo Scout Roccasecca 1

Route dello Spirito

In questi giorni molti RS - tra cui anche qualcuno del nostro clan - stanno partecipando o si stanno preparando per ROSS, uscite per Partenti, cantieri,  Route dello Spirito ecc.. ecc..

Sono sempre delle bellissime esperienze da fare, ma soprattutto da consigliare. Ecco perchè pubblichiamo una lettera scritta qualche tempo fa da una nostra scolta che dopo aver partecipato ad una Route dello Spirito, nel raccontarla al clan e nello "sponsorizzarla" consigliandola a tutti, ci scriveva così:

"Il clan è soprattutto vita di comunità cioè ogni individuo contribuisce, con i suoi talenti e le sue caratteristiche, a formare un gruppo. Alla nostra età però c’è bisogno ogni tanto di fermarci e di capire dove siamo arrivati nel nostro percorso di crescita…. insomma di fare il punto della situazione!

Ecco, quindi, che nascono degli eventi a partecipazione individuale creati per gli R/S, in cui si partecipa singolarmente a seconda dei punti del nostro percorso in cui siamo più deboli.
Quando i capi ci proposero di prendere in considerazione di partecipare ad uno di questi eventi,  a me nello specifico fu proposto di partecipare alla Route dello Spirito.

Inizialmente non ero molto entusiasta, ma quando, dopo le varie peripezie ( il giorno in cui è iniziato il campo era sciopero dei mezzi!!!), sono arrivata a Poggio Mirteto e ho incontrato quelli che per quattro giorni sarebbero stati i miei compagni di avventura ho capito che sarebbe stata un’esperienza fantastica. Dopo la piccola e significativa cerimonia di apertura della Route abbiamo cominciato a parlare di fede attraverso giochi, canzoni e bans. Alla fine della cena e il fuoco di allegria in cui ci siamo conosciuti più a fondo, abbiamo ricevuto la sorpresa dei capi: gelato per tuttiiiiiiii!!!

Suona la sveglia e si preparano gli zaini, pronti a partire per la prossima tappa e a consegnare gli orologi…. Eh già, quando si è alla ricerca di Dio il tempo non conta! Quando si passa una “giornata senza tempo” le ore si moltiplicano e si notano i più piccoli dettagli. Grazie a questo piccolo espediente siamo riusciti a cogliere pienamente la spiritualità dell’Eremo di San Michele, un fantastico luogo immerso nei Monti Sabini.

Aiutati dall’esperienza di preghiera fatta lungo la strada, arriviamo nella Comunità delle Beatitudini che ci ospiterà per la notte. Questa è una comunità particolare perché ospita sacerdoti, suore, famiglie, single e laici tutti in un clima di fraternità e pace; vedere come tante persone con tante caratteristiche diverse legate solo dall’amore per Dio siano in grado di vivere in pace ed armonia mi ha lasciata quasi sbalordita. Una particolarità di questa comunità è che ti propongono un tipo di preghiera danzata sui salmi. Vivere un’esperienza così diversa mi ha aperto gli occhi ed è stato proprio in questo luogo che ho capito che pregare non significa solo andare in chiesa, sedersi e parlare con Lui, ma che anche un ballo, una canzone, un sorriso può diventare un omaggio rivolto al Signore. Non a caso Sant’Agostino diceva che chi canta prega due volte!!! Come potevamo, quindi, non buttarci in un’esperienza così diversa quanto divertente???!!! Eravamo così divertiti che non potevamo smettere di danzare ma poi la stanchezza ha avuto la meglio su di noi e sulle povere suore che, con la loro infinita pazienza, ci hanno insegnato qualche passo prima di andare a letto.

Svegli di buon mattino e, prima di rimetterci in marcia per l’ultima giornata di Route, la toccante esperienza di Padre Bronaux. Ogni sua parola ha toccato il nostro cuore come se in quel momento lui sapesse perfettamente di cosa avevamo bisogno. Celebrata la messa ci rimettiamo in cammino con qualche difficoltà di alcuni di noi risolta con molta tenacia e la spiritualità in cui eravamo immersi. Siamo arrivati nella radura in cui abbiamo piantato le tende. Cena trupper , un fantastico fuoco allietato dai canti dei nostri ragazzi Pietro, Francesco e Daniele e tante risate sono stati la cornice dell’ultima serata insieme; ma poteva mancare una sorpresa dei nostri fantastici capi??? Certo che no, ed ecco apparire panna e amaretti!!!! Dopo tutto il divertimento ancora non erano finite le emozioni con la condivisione delle nostre esperienze e le toccanti parole di Don Paolo. Gioia, emozione, preghiera, spiritualità, bellezza dei luoghi, entusiasmo e molto altro è tutto quello che ognuno di noi si è messo nello zaino tornando a casa.

Tutti i partecipanti alla Route dello Spirito 2011, me compresa, sono concordi nel dire che questa esperienza va vissuta per capirla quindi vi consigliamo caldamente di buttarvi a capofitto in questa fantastica avventura e di vivere l’esperienza di Dio che vi viene proposta in ogni singola sfumatura. Vi assicuro che non rimarrete delusi."

Sara V.